martedì 22 settembre 2009

Couturama

"Per quanto si possa amare la bellezza in generale,espressa dai poeti e dagli artisti classici,non per questo si ha ragione di trascurare la bellezza particolare, la bellezza di circostanza e il tocco di costume [..] .Il bello è fatto di un elemento eterno invariabile, e di un elemento relativo, occasionale, che sarà l'epoca,la morale,la passione. Senza questo secondo elemento, che è come l'involucro dilettoso, pruriginoso, stimolante del dolce divino, il primo elemento sarebbe indigeribile, inadatto e improprio alla natura umana [..]. Il segreto è distillare dalla moda ciò che essa può contenere di poetico nella trama del quotidiano,di estrarre l'eterno dall'effimero..." C. Baudelaire Ho questo viziaccio, io, di usare le parole un po' come mi pare. Ce n'è una in particolare, DRAMA, che in inglese vuol dire "arte drammatica"o anche "opera teatrale", ma che per me descrive perfettamente la dimensione simbolica, mitica, onirica e allegorica della moda e della bellezza. Drama è rappresentazione figurativa e metaforica di un pensiero, di una storia, di una suggestione....è dare forma concreta, regalare lineamenti, contorni e colori a qualcosa che altrimenti non si potrebbe toccare, nè vedere con così tanta chiarezza. E' il senso -inteso come fine- dello stile e della moda,che non è una dispotica signora (e non dovrebbe mai esserlo) ma piuttosto la rappresentazione teatrale del vastissimo immaginario dell'animo umano.

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