giovedì 24 settembre 2009

" I miti sono rivelazioni originali della psiche precosciente, involontarie affermazioni di ciò che avviene nell'inconscio" Jung

Dioniso "il dio multiforme della natura che fiorisce, appassisce e si rinnova" è quel caos ancestrale che governa il mondo al di là del bene e del male. La sua natura partecipa della divinità e dell'animale, le due opposizioni che l'uomo porta in sè, e il suo culto orgiastico fatto di ebbrezza,allucinazione, musica, trasfigurazione artistica e danze sfrenate era strumento di liberazione conoscitiva, che ricongiungendo proprio quelle opposizioni portava l'individuo ad uscire fuori di sè per contemplare la verità. "Solo partendo dallo spirito della musica possiamo riuscire a comprendere la gioia per l'annientamento dell'individuo. [..] Per brevi attimi siamo veramente l'essere primigenio stesso, e ne sentiamo l'indomabile brama e piacere di esistere" E proprio nella Nascita della tragedia, Nietzsche presenta la mitica lotta tra forma e caos, tra apollineo e dionisiaco, come metafora archetipica dell'esistenza, tracciando già i contorni di quello spirito dionisiaco che, calpestando le macerie del crepuscolo degli idoli e attraverso la celebrazione della vita e la fedeltà alla natura, condurrà all'oltreuomo. "L'uomo non è più artista, è divenuto opera d'arte: si rivela qui fra i brividi dell'ebbrezza il potere artistico dell'intera natura [..]. Qui si impasta e si sgrossa l'argilla più nobile, il marmo più prezioso, l'uomo, e ai colpi di scalpello dell'artista cosmico dionisiaco risuona il grido dei misteri eleusini: -Vi prosternate,milioni? Senti il creatore, mondo?-" F.Nietzsche

1 commento:

giardigno65 ha detto...

...qualcuno ha detto che "Bisogna avere un caos dentro di sè per generare una stella danzante" (Nietzsche)