sabato 24 ottobre 2009

My favourite breakfast

Il modo migliore per cominciare bene una giornata? Svegliarmi languidamente abbracciata al mio amore e indugiare sotto il piumone ancora un po'... e trovo che il modo più piacevole e rilassante di prolungare le coccole mattutine sia una bella (e buona!!) colazione a letto. Ecco allora due ideuzze da alternare o combinare (per un piccolo bedroom-brunch). Sgattaiolate in cucina... Muffins al cioccolato Questi sono sofficissimi: In una terrina mescolate 2 uova con 150 ml di latte e 50 gr di burro fuso ; in un'altra a parte, unite 200 gr di farina , 190 gr di zucchero, 60 gr di cacao amaro, 1/2 bustina di lievito e 50 gr di gocce di cioccolato (o meglio, ricavate delle scaglie da una tavoletta di cioccolato, saranno ancora più buoni!!). Unite quindi i due composti, amalgamando delicatamente. Poi posizionate le pirottine di carta negli stampini e riempitele per 2/3 con il composto, aiutandovi con un cucchiaio: Infornate i muffins a 180° per 15/20 minuti (per capire se sono cotti, infilate uno stecchino in un muffin: se ne esce pulito e asciutto, potete spegnere il forno e lasciarli riposare a sportello aperto per 5 minuti). Per conservarli, metteteli in un vassoietto e copriteli con della stagnola. Io vi consiglio di prepararli il giorno prima, magari con le amiche: così potrete assaggiarne un po' davanti a una bella tazza di tè e fiumi di chiacchiere...e il mattino dopo, due tazzone di caffè nero. French toast salati Questa ricetta è più semplice e veloce, e potete anche divertirvi a prepararla insieme: Immergete due fette di pancarrè nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale. Mettete una noce di burro a scaldare in una padella antiaderente e fate cuocere le fette (leggermente, senza farle dorare); dopodichè lasciatele riposare su uno strato di carta da cucina e farcite con prosciutto e formaggio. Fate cuocere il toast ancora un paio di minuti girandolo delicatamente sui due lati, e quando il formaggio sarà sciolto, togliete dal fuoco e ripetete l'operazione con l'altro toast. Complemento ideale: una freschissima spremuta d'arancia... P.S.: C'è anche una versione dolce dei french toast: si prepara aggiungendo all'uovo un goccio di latte, cannella e zucchero, e di solito si guarnisce con lamponi e zucchero a velo...personalmente preferisco i mirtilli in sciroppo con un po' di panna ;) Non sporcate le lenzuola...

venerdì 23 ottobre 2009

I MASCHIETTI A DESTRA E LE FEMMINUCCE A SINISTRA, PER FAVORE...

O le femminucce a destra e i maschietti a sinistra se preferite...ma per l'amor del cielo,basta con le stronzate. Come la democrazia, che quando esce fuori dallo scenario di uguaglianza economica, politica e sociale diventa infetta e purulenta d'ipocrisia, così la tanto agognata parità dei sessi rischia di diventare solo un'innaturale e ridicola confusione dei ruoli. Non mi soffermerò troppo a lungo sul concetto fritto e rifritto di quanto la parità, all'alba del secondo decennio del 2000, sia ancora una lontana chimera (che ormai è un'ovvietà)...anzi: voglio solo indurvi a riflettere su che cosa è andato storto... Al centro della riflessione dei primi movimenti femministi c' era la diversità del pensiero femminile come identità da difendere, e la lotta era su tanti fronti: diritto di voto, libertà sessuale, il sogno di allargare i confini della politica e di cambiare la società....poi si arrivò alle dichiarazioni radicali da classico estremismo coglionazzo: "l'uomo a casa e la donna al lavoro". Come se la donna, per liberarsi, dovesse abbandonare il ruolo di madre e la sua femminilità. Come se per essere considerata un'essere a pari dignità dell'uomo dovesse trasformarsi appunto IN UN UOMO. Ed è proprio da lì che sono cominciati i guai: in circa quarant'anni di "attività" femminista abbiamo conquistato un tasso di occupazione equivalente a circa il 47% (ricordando che la popolazione femminile supera in numero quella maschile), che pone l'Italia al penultimo posto della classifica Europea; in politica siamo ancora una debole minoranza a cui viene dato ogni tanto un contentino quando si parla di quote rosa (quando in Rwanda e in Iraq ci sono più donne parlamentari che uomini) ; il calo demografico sta toccando il fondo , e in compenso siamo additate dai tabloid inglesi come adepte della"Naked Ambition", assuefatte a decenni di tacita complicità maschilista che ci vede sculettare in tv mezze nude, giulive e compiacenti, con un sorriso ebete sulla faccia e senza emettere un solo fottuto sibilo dalla bocca (semmai rispondendo a gesti e faccine alle battute viscide del presentatore marpione). Sembra proprio che la donna non possa fare altro che scimmiottare la figura maschile. L'unica cosa che sembra rimasta intatta è la voglia di compiacerlo rendendosi oggetto, come unico, indegno residuo di femminilità. Questo mi porta a delineare i profili dei tre modelli di donna da evitare, quelle che oltre a rovinarsi la vita ci inguaiano la reputazione, ovvero la stakanovista, la velina della porta accanto e wonder woman. LA STAKANOVISTA è la nipote sfigata delle suffragette. Sottoprodotto del femminismo ottuso, si direbbe "un uomo con le tette" se solo le avesse...ma lei preferisce definirsi "donna con le palle" (scelta interessante, se provate ad analizzare letteralmente la frase..).Il suo unico obbiettivo nella vita è quello di fare carriera: si è fatta sterilizzare apposta per non avere intralci e seccature. Ha bisogno di liberarsi del "peccato originale" dell'essere donna e dimostrare al mondo intero di saper vivere come un uomo; perciò, anche nel corteggiamento, la stacanovista è cacciatrice. Niente fiori o smancerie, lei non vuole essere mica un trofeo da conquistare!! Piuttosto preferisce dispensare bigliettini da visita col suo numero di telefono, adescare maschi nei bar, e i fiori, semmai, li regala lei. Per questo nessuno la vuole. LA VELINA DELLA PORTA ACCANTO invece, è al mondo per eccitare i maschi: quest'unico pensiero che galleggia nel suo vuoto cerebrale non la molla un momento, a cominciare dalla toeletta mattutina che prevede chili di stucco sul viso a mo' di mascherone, piastratura aggressiva del capello e abbigliamento impeccabile (dove impecabile significa mettere bene in mostra la mercanzia). Evidentemente ignara del fatto che un uomo possa avere un'erezione anche solo guidando una moto, andando allo stadio, cagando o semplicemente dormendo, si sente potente solo esercitando la più banale e scontata influenza femminile e usandola come merce di scambio, come specchio per le allodole, o come si fa con il bastone e la carota (ovvero: la fa annusare a tutti ma la da solo a bellimbusti beoni pieni di soldi). Ultimamente però, essendo spesso oggetto di critiche, sempre più veline risentono della propria inutilità, e tendono a volersi distinguere dandosi un'aria intellettualoide: si laureano così in psicologia o in scienze delle comunicazioni in qualche università privata, e si mettono a posto con la coscienza. Per il resto, la velina non ha una posizione propria nella lotta per la parità. Gode sordidamente dei pochi frutti del femminismo senza neanche rendersene conto, vittima di società e costume con tutti i loro capricci, priva com'è di carattere e di idee proprie. WONDER WOMAN, si ritiene la donna del nuovo millennio.C'è da dire che la poverina, in realtà ha propositi lodevoli: ha capito che la donna deve ritrovare la sua dimensione, un nuovo ruolo, e ha pensato bene di conciliare le cose. Infatti lei fa tutto: lavora, fa la spesa, pulisce casa, distribuisce giornalini marxisti nell'atrio dell'università, studia, è incinta, suona il piano e va in palestra. La sera, esausta, va a prendere il fidanzato e lo porta a cena (ovviamente paga lei), e al ristorante lo ascolta pazientemente mentre lui si lamenta dell'estetista che gli ha fatto un sopracciglio più sottile dell'altro. Poi lo porta a casa sua, indossa il negligè nero e si cimenta in un lungo massaggio, facendogli le fusa. Poi lo scopa per un paio d'ore, dopodichè stramazza definitivamente al suolo (non prima di aver puntato la sveglia: l'indomani si alzerà all'alba per portare la colazione a letto alla sua dolcedolce metà, gli stirerà la camicia, gli infilerà la cravatta e gli porgerà il cestino con la merendina). Grazie all'azione sincronizzata di queste donne, sostenitrici più o meno consapevoli dello status quo in tutte le varie sfumature, la società continua comunque a vederci come oggetti sessuali e i maschi si sono trasfomati perlopiù in indolenti creaturine rammollite, spaventate e passive; ridotti a ingloriosi ibridi senza virilità . Il corteggiamento, quell'antico rituale romantico pieno di poesia, è stato presto bollato come sessista e ritenuto incoerente alla parità. Ma la cosa più avvilente, è che più che essere sparito del tutto si è capovolto a nostro sfavore, e diciamocelo, molti uomini ci sguazzano come porci in una pozza di letame: "Avete voluto la parità??Hehehehe".Triste che a questa battuta idiota e opportunista molte donne tirino fuori il portafogli e paghino la cena per l'ennesima volta (giusto per fare un esempio) invece di rispondere per le rime. Una volta ho sentito una donna dire: "Il giorno che a parità di mansioni guadagneremo come un uomo allora magari potremo dire di avere la parità. Fino a quel momento io mi faccio le unghie e tu vai a lavorare.Grazie." Un po' estrema forse, sicuramente ironica. L'ho adorata. Perchè il problema principale è che noi siamo il frutto di una selezione naturale che dura da milioni di anni. Nel corso del nostro itinerario evolutivo abbiamo consolidato istintivamente comportamenti vincenti, e tra questi comportamenti ci sono tanto la divisione netta ed efficiente dei ruoli di uomo e donna nella famiglia come nella società , tanto i criteri istintivi nella scelta del partner più adatto al proseguimento della specie (senza contare ovviamente le innegabili differenze anatomiche, genetiche e cerebrali tra i due sessi). Trovo quindi dannoso andare contro natura. Perchè allora non la smettiamo di affanarci a dimostrare, compiacere, sgobbare per due cercando di scrollarci di dosso la nostra femminilità e non cominciamo invece a riconquistarla?? Prendiamoci i nostri sacrosanti diritti, perdio, e tutti: politici, economici, sociali..e molliamo per un momento le questioni già risolte dell'aborto e degli anticoncezionali per batterci anche a tutela delle giovani donne che vogliono avere figli (che non dovrebbero gravare sul datore di lavoro, ma essere appoggiate dallo stato!!). E già che ci siamo, facciamo uscire dal letargo i maschietti e rimettiamoli al loro posto: "Tesoro, la gonna qui la porto io!!"

lunedì 5 ottobre 2009

Couture wonderland

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