giovedì 14 gennaio 2010

Capita ad alcune persone, guardando la propria immagine riflessa, di avere un attimo di assenza...di essere catturate attraverso lo specchio, e ritrovarsi a navigare in angoli sconosciuti, abissi di emozioni antiche e reminescenze arcane; foreste di simboli, formule ed altri enigmi; suggestioni assopite e suggestioni vivide; energie potenti ed energie quiescenti... Enti che danno vita a un'intero universo di immagini caleidoscopiche e fluttuanti, in cerca di campi gravitazionali che possano dare loro forma tangibile. E' questo il lavoro e insieme la ricerca dell'attore. "Vedrai immagini come in una visione specchiate nella tua immaginazione. Darai loro forma, sostanza e realtà, ma non saprai mai veramente da dove provengono. Sono più grandi di te" Ethel Boileau "Lasciandoci andare all'interazione autonoma delle nostre immagini e alla profondità dell'attività del subconscio della nostra vita creativa, allarghiamo i confini troppo limitati della nostra personalità (quotidiana). Ci confrontiamo con l'io superiore". " La tecnica dell'attore" - Michail Cechov "L'attore deve far dilatare il suo io privato a io creativo, sviluppare tutte le sue possibilità consce e inconsce [..] Egli deve conoscere se stesso e i propri dinamismi interiori, diventare consapevole di quello che è e può essere"; "La vita umana è così complicata, poliedrica, piena di sfumature, che per esprimersi ha continuamente bisogno di novità e di rinnovamento [..] Soltanto quando avrete studiato profondamente tutte le leggi della natura e le accetterete spontaneamente, potrete creare naturalmente tutto quello che vorrete" ; " Conta rendersi conto che ogni fantasia, la più incorporea, immateriale, ha la facoltà di provocare un'azione reale nella nostra carne e nella nostra materia" "Il lavoro dell'attore su se stesso" - Konstantin S. Stanislavskij Ciascuno di noi si crede "uno" ma non è vero: è "tanti", signore, "tanti", secondo tutte le possibilità d'essere che sono in noi: "uno" con questo, "uno" con quello diversissimi! E con l'illusione, intanto, d'esser sempre "uno per tutti", e sempre "quest'uno" che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non è vero! " "Sei personaggi in cerca d'autore"- L. Pirandello E quell'esaltazione improvvisa che riempie i miei occhi di lacrime ogni volta che sento il palcoscenico sotto i miei piedi, è la magia del teatro che si ripete ad ogni spettacolo: la tensione iniziale che si scioglie immediatamente dopo le prime battute, quella sensazione di completa simbiosi con il personaggio, il pubblico e la scena; l'azzardo dell'improvvisazione e la complicità del gruppo; gli imprevisti, gli scherzi dietro le quinte, gli applausi finali, e tutto il mondo di emozioni che c'è oltre quel sipario... "Anche lo spazio scenico più costretto era un universo intero, avvolto di atmosfere magiche, dalle quali non riuscivano quasi a separarsi. Alcuni attori, dopo uno spettacolo,passavano la notte nei camerini o dietro le quinte, assorbendo l'atmosfera inebriante di quei luoghi.." Michail Cechov "Abbiam lasciato soltanto un momento la nostra valigia di là, nel camerino già vecchio, tra un lavandino ed un secchio, tra un manifesto e lo specchio..." "La valigia dell'attore"- F. De Gregori

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