domenica 27 settembre 2009
Anticipazioni p/e 2010 part 2
HERMES
EMILIO PUCCI
ROCCOBAROCCO
SOPHIA KOKOSALAKI
ICEBERG
PRADA
BALMAIN
EMPORIO ARMANI
DIOR
FRANKIE MORELLO
ERMANNO SCERVINO
JOHN RICHMOND
GIANBATTISTA VALLI
VALENTINO
CHANEL
GILES
MARITHE'+FRANCOIS GIRBAUD
ALEXANDER McQUEEN
sabato 26 settembre 2009
Anticipazioni p/e 2010 part 1
venerdì 25 settembre 2009
Lettre du voyant
"Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente! - Egli giunge infatti all'ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima più di qualsiasi altro! Egli giunge all'ignoto, e quand'anche, smarrito, finisse col perdere l'intelligenza delle proprie visioni, le avrà pur viste! Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili: verranno altri orribili lavoratori; cominceranno dagli orizzonti sui quali l'altro si è abbattuto!
[..]
Dunque il poeta è veramente un ladro di fuoco.
Ha l'incarico dell'umanità; dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni [..]
Questa lingua sarà dell'anima per l'anima, riassumerà tutto: profumi, suoni, colori; pensiero che uncina il pensiero e che tira. Il poeta definirebbe la quantità di ignoto che nel suo tempo si desta nell'anima universale: egli darebbe di più - della formula del suo pensiero, della notazione della sua marcia verso il Progresso! Enormità che si fa norma, assorbita da tutti, egli sarebbe veramente un moltiplicatore di progresso!"
A.Rimbaud
giovedì 24 settembre 2009
" I miti sono rivelazioni originali della psiche precosciente, involontarie affermazioni di ciò che avviene nell'inconscio" Jung
Dioniso "il dio multiforme della natura che fiorisce, appassisce e si rinnova" è quel caos ancestrale che governa il mondo al di là del bene e del male.
La sua natura partecipa della divinità e dell'animale, le due opposizioni che l'uomo porta in sè, e il suo culto orgiastico fatto di ebbrezza,allucinazione, musica, trasfigurazione artistica e danze sfrenate era strumento di liberazione conoscitiva, che ricongiungendo proprio quelle opposizioni portava l'individuo ad uscire fuori di sè per contemplare la verità.
"Solo partendo dallo spirito della musica possiamo riuscire a comprendere la gioia per l'annientamento dell'individuo. [..] Per brevi attimi siamo veramente l'essere primigenio stesso, e ne sentiamo l'indomabile brama e piacere di esistere"
E proprio nella Nascita della tragedia, Nietzsche presenta la mitica lotta tra forma e caos, tra apollineo e dionisiaco, come metafora archetipica dell'esistenza, tracciando già i contorni di quello spirito dionisiaco che, calpestando le macerie del crepuscolo degli idoli e attraverso la celebrazione della vita e la fedeltà alla natura, condurrà all'oltreuomo.
"L'uomo non è più artista, è divenuto opera d'arte: si rivela qui fra i brividi dell'ebbrezza il potere artistico dell'intera natura [..]. Qui si impasta e si sgrossa l'argilla più nobile, il marmo più prezioso, l'uomo, e ai colpi di scalpello dell'artista cosmico dionisiaco risuona il grido dei misteri eleusini: -Vi prosternate,milioni? Senti il creatore, mondo?-"
F.Nietzsche
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